Epilogo Locanda 2011: Nick Fury
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- Categoria: Storie dalla Locanda Data pubblicazione Locandiere Tay Visite: 1593
Nick Fury era appena rientrato alla base. Quella che aveva appena vissuto era senza dubbio stata una delle esperienze più strambe che gli fossero capitate. Persino uno come lui, vivo da così tanti anni e con così tanta esperienza aveva faticato a comprendere alcune delle cose accadute all'interno di quella strana Locanda in cui si era ritrovato quella notte, dopo essersi smarrito in una qualche forma di tempesta elettromagnetica...Forse era una sorta di allucinazione collettiva indotta da sostanze psicotrope diffuse nell'atmosfera...chissà. Eppure quei volti, quelle storie...sembravano dannatamente reali.
Si rigirò nella branda, stringendo saldamente la pistola che aveva nella fondina. Quelle storie, sì, e poi quelle parole in particolare..."E il Signore disse: <<Chiunque recherà danno a Caino, subirà la mia vendetta sette volte>> E pose un marchio su di lui, in modo tale che tutti sapessero a cosa andavano incontro" Stronzate bibliche, si disse Nick tra se, e fece per chiudere gli occhi, solo per un attimo.
Una mano silenziosa nascosta all'interno di un guanto nero come la notte stringeva saldamente una pistola dotata di silenziatore, e la figura che la brandiva fece fuoco. Numerosi colpi trafissero il torace di Nick Fury prima che egli potesse reagire in alcun modo. L'enigmatica e sfuggente figura si dileguò prima che chiunque potesse braccarla. Non fu mai chiaro come era riuscita ad evadere le ingenti misure di sicurezza.
Riverso su se stesso, il respiro affannato per via del sangue che iniziava a riempire i suoi polmoni, Nick, prima di perdere conoscenza del tutto, pensò con un certo sgomento: "L-Li ho contati...I colpi...erano SETTE....!"
Nello stesso momento, nel giardino della casa del mistero, due occhialini tondi viola poggiavano sopra un naso appuntito, disegnato sopra una bocca che si apriva in un ghigno soddisfatto e sardonico, per poi continuare a fischiettare, ravvivandosi con la mano i rossi capelli sparati in alto.
Da un'altra parte, un signore distinto in un completo nero e cravatta elegante girava una carta su un tavolo, rivelandone l'immagine. L'appeso.
Nemesi sorrise.
La maledizione di Caino aveva colpito ancora una volta.