Epilogo Locanda 2011: Rogue
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- Categoria: Storie dalla Locanda Data pubblicazione Valentina Visite: 1377
Rogue era totalmente disorientata, l'esperienza all'interno di quella strana locanda che le aveva salvato la vita era stata oltre la comprensione anche di un mutante, e di cose i mutanti ne vedono.
Era preoccupata per la povera ragazza che voleva camminare, tanto quanto lei desiderava non uccidere con un tocco, chissà quale fine avrebbe fatto quando tornata a casa avrebbe scoperto che non si sarebbe alzata dalla sua sedia a rotelle.
Tale era stato l'entusiasmo nello scoprire che all'interno della locanda lei non poteva fare del male a nessuno, era libera di interagire con altre persone, di toccare come chiunque potrebbe fare se non fosse lei. Questo l'aveva portata a provare una gioia senza precedenti nella sua breve vita.
Ma la realtà è sempre in agguato e i sogni, si sa, sono solo desideri; difatti il sogno della locanda lo era stato.
Si ritrovava nuovamente nel deserto di ghiaccio, la tempesta era passata e finalmente al fondo della via si vedeva una struttura che probabilmente era proprio dove si era diretta prima che succedesse il tutto.
Forse Logan era lì dentro, quel Logan che non la amava ma le voleva bene e che lei amava più di se stessa. Doveva salvarlo, non aveva accettato la proposta di Caino di rimanere alla locanda e vivere finalmente un'esistenza normale solo per lui, per salvare Logan, o forse quella proposta era solo un sogno come tutto il resto.
Ed ora, la donna dal tocco che uccide e dallo sguardo triste era tornata nel suo mondo fatto di una prigione di carne che era il suo corpo, solo per quell'unico amore.
Magari domani notte nel sonno avrebbe ritrovato la locanda e avrebbe stretto altre mani, ma oggi qui era Rogue una mutante alla rincorsa di un sogno impossibile.