LA LOCANDA ALLA FINE DEI MONDI

dove i commensali giocano a raccontare storie

Epilogo Locanda 2014: Il Passator Cortese

E quindi la pioggia è finita.

Ho nella borsa un anello e qualche cianfrusaglia in più e nella testa
gli occhi di quello strano uomo che mi chiedeva di raccontare storie.

Brutta roba le storie, ti fanno venire voglia di avere qualcuno che ti
ascolti mentre parli, va bene chiunque.

Va bene un brutto ragazzo con la faccia piena di tagli o una con un
arco sulla spalla e un sacco di incazzatura nella pancia, va bene
anche il ragazzetto con la maglia con il fulmine.

Ora che il vento si è calmato però la via degli asini è di nuovo al
suo posto, qualche metro più avanti, la chiesa è la su in cima e tutto
il suo oro è nel sacco sulla mia spalla.

Sotto il portico sono tutti mezzi addormentati, solo Canè del Borgo è
sveglio e monta la guardia.

“O Passatore, qui tutto tranquillo”

Non mi chiede nulla di dove sono stato, del resto nemmeno a me
interessano le sue di storie.

Quando entro il carabiniere prova ad alzarsi ma i lividi e le
bastonate lo fanno ricadere sulla sedia insieme alle corde.

Quando inizio a raccontare mi guarda a bocca aperta e in silenzio.
Rimane in silenzio fino alla fine e sembra non capire quando prendo la
pistola e gli sparo.