LA LOCANDA ALLA FINE DEI MONDI

dove i commensali giocano a raccontare storie

Epilogo Locanda 2011: L'architetto

Erano usciti tutti, ma non lei, si era avviata a passo…-che bella parola passo, dopo mesi in cui era stata costretta seduta, in cui aveva bisogno di aiuto per ogni cosa, passo le pareva una parola meravigliosa!- ma si era fermata sulla porta, aveva afferrato la maniglia ma non l’aveva mai abbassata!
Qualcosa le diceva che quello era il suo posto e che una volta uscita di li non si sarebbe più sentita bene, non sarebbe più riuscita a “integrarsi”!
A-“Giano?”

G-“Bethany?Ancora qui?”
A-“Si…Mi chiedevo…”
Il Dio sorride, lanciando un grembiule alla ragazza
G-“Avevo giusto bisogno di una nuova cameriera!”
Lei l’aveva fissato qualche secondo, incertezza, indecisione e forse paura… Ma lo “zio Nemesi” aveva vaneggiato tutta sera che lei era l’eredi di “Chissà chi” e poi quella era la sua casa!
Sorride al Dio
A-“Spero che lo stipendio sia buono!”
G-“Ottimo!Le migliori storie che tu possa desiderare mia cara!Le Migliori!”

Giano: il ritorno del Locandiere

Mi chiamavano Caos gli antichi, - ch'io sono antica divinità.

Quanto vedi ovunque, il cielo, il mare, le nubi, le terre, tutto si chiude e s'apre per mia mano. Presso di me è la custodia del vasto universo, il diritto di volgerne i cardini è tutto in mio potere.
Quando mi piace trarre dalla quiete del tempio la Pace, ella cammina libera per vie interrotte. Il mondo intero sarebbe lordato dal mortifero sangue se robuste sbarre non tenessero rinchiuse le guerre;
Custodisco le porte del cielo, e il fatto che Giove stesso ne esca e rientri è nelle mie mansioni. Perciò sono chiamato Giano;
Ogni porta di qua e di là ha due facciate: per chiunque da ovunque arrivi, una faccia è davanti e l'altra è nascosta.

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Epilogo Locanda 2011: Nick Fury

Nick Fury era appena rientrato alla base. Quella che aveva appena vissuto era senza dubbio stata una delle esperienze più strambe che gli fossero capitate. Persino uno come lui, vivo da così tanti anni e con così tanta esperienza aveva faticato a comprendere alcune delle cose accadute all'interno di quella strana Locanda in cui si era ritrovato quella notte, dopo essersi smarrito in una qualche forma di tempesta elettromagnetica...Forse era una sorta di allucinazione collettiva indotta da sostanze psicotrope diffuse nell'atmosfera...chissà. Eppure quei volti, quelle storie...sembravano dannatamente reali.


Si rigirò nella branda, stringendo saldamente la pistola che aveva nella fondina. Quelle storie, sì, e poi quelle parole in particolare..."E il Signore disse: <<Chiunque recherà danno a Caino, subirà la mia vendetta sette volte>> E pose un marchio su di lui, in modo tale che tutti sapessero a cosa andavano incontro" Stronzate bibliche, si disse Nick tra se, e fece per chiudere gli occhi, solo per un attimo.

Una mano silenziosa nascosta all'interno di un guanto nero come la notte stringeva saldamente una pistola dotata di silenziatore, e la figura che la brandiva fece fuoco. Numerosi colpi trafissero il torace di Nick Fury prima che egli potesse reagire in alcun modo. L'enigmatica e sfuggente figura si dileguò prima che chiunque potesse braccarla. Non fu mai chiaro come era riuscita ad evadere le ingenti misure di sicurezza.

Riverso su se stesso, il respiro affannato per via del sangue che iniziava a riempire i suoi polmoni, Nick, prima di perdere conoscenza del tutto, pensò con un certo sgomento: "L-Li ho contati...I colpi...erano SETTE....!"

Nello stesso momento, nel giardino della casa del mistero, due occhialini tondi viola poggiavano sopra un naso appuntito, disegnato sopra una bocca che si apriva in un ghigno soddisfatto e sardonico, per poi continuare a fischiettare, ravvivandosi con la mano i rossi capelli sparati in alto.

Da un'altra parte, un signore distinto in un completo nero e cravatta elegante girava una carta su un tavolo, rivelandone l'immagine. L'appeso.
Nemesi sorrise.

La maledizione di Caino aveva colpito ancora una volta.

Epilogo Locanda 2011: José Mourinho

H: "Senor Mourinho! Senor Mourinho!"

M: ".... Digam!"

H: "Se svegli! Siamo arrivati a Madrid!"

M: "Yawn! Gracias!"
............

M: "Hehe! Que sogno muy strano che ho fatto! Asì avrei parlato con el Corsaro Nero! Que divertido!
Che personaggi strani c'erano in quella locanda! Servizi segreti, supereroi, personaggi del passato... Tutti convinti di poter diventare campioni di calcio! HAHAHAHAHAH!! Illusos!

Y Que tonta era quella simpatica famigliola giapponese! Por fortuna i miei giocatori sono più svegli di così! Hehe!

Chissa porque il mio subconcio crea così tantas immagini de cosas negative! Violenza, armi, odio, doping!! Yo sono una persona muy buona, tranquilla, mai agressiva o polemica, sempre fuori dallattenzione.... penso solo al lavoro!

Giusto Jose! Basta putadas, pensa al lavoro! Questa notte el Barcellona ha vinto ancora la Champions League!!! Odio al Guardiola!!!!!!

L'anno que viene vincerò io! Questo es lo que importa!! Hehe...

Lo que importa es el contratto!

Yo tengo uno bueno!

El mejor!!!

Ale Jose!"

Epilogo Locanda 2011: Rogue

Rogue era totalmente disorientata, l'esperienza all'interno di quella strana locanda che le aveva salvato la vita era stata oltre la comprensione anche di un mutante, e di cose i mutanti ne vedono.

Era preoccupata per la povera ragazza che voleva camminare, tanto quanto lei desiderava non uccidere con un tocco, chissà quale fine avrebbe fatto quando tornata a casa avrebbe scoperto che non si sarebbe alzata dalla sua sedia a rotelle. 
Tale era stato l'entusiasmo nello scoprire che all'interno della locanda lei non poteva fare del male a nessuno, era libera di interagire con altre persone, di toccare come chiunque potrebbe fare se non fosse lei. Questo l'aveva portata a provare una gioia senza precedenti nella sua breve vita. 

Ma la realtà è sempre in agguato e i sogni, si sa, sono solo desideri; difatti il sogno della locanda lo era stato. 
Si ritrovava nuovamente nel deserto di ghiaccio, la tempesta era passata e finalmente al fondo della via si vedeva una struttura che probabilmente era proprio dove si era diretta prima che succedesse il tutto. 
Forse Logan era lì dentro, quel Logan che non la amava ma le voleva bene e che lei amava più di se stessa. Doveva salvarlo, non aveva accettato la proposta di Caino di rimanere alla locanda e vivere finalmente un'esistenza normale solo per lui, per salvare Logan, o forse quella proposta era solo un sogno come tutto il resto. 
Ed ora, la donna dal tocco che uccide e dallo sguardo triste era tornata nel suo mondo fatto di una prigione di carne che era il suo corpo, solo per quell'unico amore. 

Magari domani notte nel sonno avrebbe ritrovato la locanda e avrebbe stretto altre mani, ma oggi qui era Rogue una mutante alla rincorsa di un sogno impossibile.